Le tagliatelle... una questione di DNA


...rosa...

Tagliatelle con la rapa rossa, in salsa bianca ai pistacchi

Quando Ale ed Alessandra & Daniela hanno reso pubblico il tema dell'MTC di gennaio, già sapevo cosa avrei scritto in questo post, e soprattutto a CHI lo avrei dedicato. Perché quando si parla di tagliatelle, io non posso non pensare a Lei!
Lei è la mia ex collega,  un'amica speciale, una di quelle persone che anche se non sento per due mesi, quando parliamo è come se ci fossimo viste ieri, del genere che la vigilia di Natale ho pensato “a un quarto all'una la chiamo per gli auguri” e a un quarto all'una chiama lei... per farmi gli auguri.
Lei è Cinzia, stesso nome, stesso secondo nome -Maria-, stessa età (ci dividono 40 giorni esatti), stesso diploma, stesso lavoro e... stesse passioni. Tante passioni: sci, nuoto, fotografia, carte geografiche, viaggi, libri e film di fantascienza, mistero (telepatiche all'ennesima potenza) e... ovviamente cucina.
Anche per lei cucinare è una cosa imprescindibile: quante volte ci siamo raccontate le cene organizzate per amici, per parenti, scambiandole nostre invenzioni ed i nostri menù. Ed essendo lei di madre mantovana DOC, in casa sua la pasta si tira a mano; in dieci minuti si fanno due uova di tagliatelle, o anche di capellini. Un'arte vera e propria, una cosa che o ce l'hai nel DNA oppure puoi solo cercare di imitarla. Una sera di tanti anni fa mi invitò a casa sua, per "due uova di tagliatelle espresso”.
Tirò fuori da un vano sotto il tavolo, un tagliere di legno grezzo da circa 90x90 cm., con relativo mattarello da circa 80 cm., uno di quelli che ci puoi anche far scappare i ladri ;) e mise due uova al centro di una montagnola di farina. Dissi “ma quanta ne usi per due uova?”; lei fece spallucce... “non serve sapere quanta. Vedi, metti le uova al centro, quante ne decidi, metti una presa di sale e poi cominci a lavorarle con la forchetta, come quando fai una frittata. Pian piano tiri dentro la farina, poca per volta, fino a che con la forchetta non riesci più ad andare avanti. Allora continui con le mani, iniziando anche a schiacciare un po' il panetto per amalgamare bene. Ecco, devi arrivare a questa consistenza... senti?” Potete immaginare che per me, che la pasta l'avevo fatta sempre e solo con la pastamatic pesando metodicamente tutto secondo dosi certe, questa domanda era qualcosa di surreale. Soprattutto perché “sentendo”, a quel punto io avrei continuato ad aggiungere farina, invece lei si fermò. La consistenza era molto simile a quella dell'impasto per pizza e per me era tanto umida da impataccarsi, non poteva sostenere la tiratura a mattarello.
Ma in religioso silenzio restai a guardare... levò tutta la farina avanzata, una spatolata vigorosa per pulire il tagliere, che dev'essere assolutamente privo di qualsiasi briciola (rischierebbe di stracciare la pasta) e partì con “l'arma” del mestiere: il mattarello. Con leggerezza appiattì la pallottola in un dischetto ed aggiunse farina, girando il disco in lungo e in largo per mantenerne regolare la forma. Aggiungeva generosamente farina ogni volta che girava il disco e tirava... e il disco si faceva sempre più grande... alla fine era largo quasi quanto il tagliere, novanta centimetri e scendeva sul bordo davanti del tavolo, asciutto e per nulla appiccicoso. Era uno spettacolo! Merito del risultato lo aveva anche il legno dell'asse, che essendo grezzo assorbe in parte l'umidità della pasta.
L'ultima magia la fece col coltello: disponendo il disco di pasta in pieghe-fisarmonica, tagliò i fidelìni con una maestria ed una velocità che mi lasciarono sbalordita. Disse che sua madre era ancora più veloce in questo... ma ovviamente, lo ripeto, è una questione di DNA, da qui non si scappa.
Ancora oggi mantengo di quella sera un ricordo speciale, quasi magico.
Quale occasione migliore per onorare tanta arte, se non  questo MTC? La trovata del colore per la mia versione, non è farina del mio sacco e nemmeno lo sono le dosi, risultate da quanto appena raccontato, ma io da brava geometra ho misurato, pesato, trascritto e rapportato (eh, portate pazienza, ognuno ha il suo DNA, a me è toccato questo!!)
E allora, cara Cinzia, che voto dai alla tua allieva per queste tagliatelle?


Tagliatelle di rapa rossa, in salsa bianca ai pistacchi

dosi per 4 – 5 persone
90 gr. Barbabietola
1 uovo da circa 60 gr.
farina 0
sale

180-200 gr. Robiola
una bella manciata pistacchi salati sgusciati
2 cucchiai marsala secco
olio, sale, pepe


Seguendo il metodo di Cinzia, con un totale di 150 gr. scarsi di liquido (uova + barbabietola passata al mixer), ho ottenuto un panetto di 320 gr. Lascio a voi i rapporti con le due uova ed i 220 gr. canonici suggeriti dalla ricetta di Ale.. qui c'eran di mezzo le tradizioni familiari e non volevo discuterle ;)

Per il condimento: una leggera tostatura ai pistacchi tritati, sciogliere nella stessa pentola saltapasta anche la robiola, aiutandosi con del marsala secco, da far svaporare un po', ottenendo una salsina vellutata e granulosa per via dei pistacchi.Scolare le tagliatelle molto al dente e saltarle nella crema, aggiungere parmigiano a discrezione, il gusto ne trae beneficio. Decorare con qualche pistacchio tritato.
Sono state un piatto che ho goduto anche con gli occhi, di un bellissimo colore granata chiaro, che fa bene anche alla mente..!

Grazie ad Ale, Ale, Dani e Giorgia, per avermi dato la possibilità di condividere con voi questo mio piccolo vissuto affettivo. E un bacio a Cinzia.


Un PS doveroso: ieri ho ricevuto una mail da Cinzia (che non sento da Natale), dove mi dice che il giorno prima ha fatto le tagliatelle... e mi manda una foto delle sue... e secondo voi posso dubitare che stavamo facendo tagliatelle nello giorno, magari nello stesso momento?


46 commenti

  1. Che voto ti darebbe la tua amica Cinzia non lo so ma potrei immaginarlo. Io so che ti darei un 110 e lode con tanto di serto d'alloro! Sono rimasta folgorata appena aperto il post dalla foto di quelle magnifiche tagliatelle. Grandiosa la pasta, ruvida e corposa, bellissimo quel colore porpora che adoro. E la chicca finale il condimento pistacchioso. Sei unica ^_^ Un bacione

    RispondiElimina
  2. bellissimissime...sei una maga!!!! questo post tutto da copiare tesoro buona giornata ^_^

    RispondiElimina
  3. ciao Cinzia, un bellissimo racconto! E... mannaggia! Anche tu con la pasta "rossa"! So che per te la cosa è un po' oscura ma fra un mesetto avrai una sorpresa (lo è stata anche per me!). Pazienta...
    Sappi comunque che questo impasto mi ha perseguitato un bel po', la scorsa settimana.
    Molto gustoso il tuo condimento e poi spiegazioni ed abilità nel tirare la sfoglia sono davvero tutte tue!
    Un bacio

    RispondiElimina
  4. Meravigliose e per lo più stese magistralmente a mano. Concordo con il condimento leggero (avevo provato anche io con gli spatzle di rape rosse) perché altrimenti si perde troppo il sapore delicato della rapa. A presto! ciao

    RispondiElimina
  5. Tutto fantastico...complimenti e un inchino a tanta bravura...ciao.

    RispondiElimina
  6. Sono stupende!!il colore mi conquista e il condimento leggero mi pare ottimo, cremoso e croccante allo stesso tempo.
    Buona giornata, Vale

    RispondiElimina
  7. NN ho parole di fronte alla tua bravura in cucina, nella foto, nelle ricette...sei mitiche!
    Sai chi ci viene a trovare venerdì direttamente da Clusone? Indovina un pò...
    Cinzia

    RispondiElimina
  8. una favola, non aggiungo altro!
    ciao
    cris

    RispondiElimina
  9. complimenti sono meravigliose!!!!! e che colore! a me manca l'"abilità del mattarello", e così davanti a queste bellezze rimango doppiamente a bocca aperta! ;)

    RispondiElimina
  10. Grazie per aver condiviso una storia di amicizia così bella! le tue tagliatelle sono fantastiche ! bacioni

    RispondiElimina
  11. Accipicchia!! Non vedo l'ora di tornare ad avere una cucina come si deve, con lo spazio sufficiente per tirare la pasta col mattarello "antiladro"...il maritino mi ha severamente proibito l'utilizzo del tavolo di sala a questo scopo...Splendide le tue tagliatelle e quel condimento e' assolutamente da provare. Bravissima, come sempre. Un bacione, a presto

    RispondiElimina
  12. Bellissima storia e stupende queste tagliatelle con la rapa rossa..colorate e delicate..faccio spesso la pasta in casa ma non mi sono mai cimentata con il tirare la sfoglia a mano..con tutte le ricette che vedo per l'MTC pero' la cosa mi sta tentando..bravissima, un bacione ^_^

    RispondiElimina
  13. Una storia bellissima, chi non vorrebbe una Cinzia per amica? Sul colore delle tue tagliatelle invece non avevo dubbi, anzi, mi stupisce che il primo mese del tuo contest abbia avuto il bianco e il nero come protagonisti :-P un abbraccio

    RispondiElimina
  14. @Grazie! una presenza velocissima, dopo tanta latitanza verso chi mi commenta, che riesco a leggere con estremo piacere ma in questi giorni per commentare è stato un delirio.. chiedo scusa e ringrazio davvero tutti, carissimi amici!
    @Cinzia... immagino di sapere chi vi farà visita. si!!!

    RispondiElimina
  15. bellissime queste tagliatelle rosa, e che arte nel tirare la sfoglia! davvero una ricetta particolare, appuntata!

    RispondiElimina
  16. La tua amica non potrà che darti il massimo dei voti. E sicuramente per quel che vale te lo do io, sono splendide :-)

    RispondiElimina
  17. Magica tu nel "fotografare" un momento (culinario) e non solo, così importante.... magnificamente riprodotto in questa ricetta :)

    Un bacione cara

    RispondiElimina
  18. davvero una meraviglia, non ho parole! complimenti, tesoro :)

    RispondiElimina
  19. ah ecco perchè non mi vengono mai tanto bene! è una questione di DNA....averlo saputo da subito!!!
    :D

    RispondiElimina
  20. Se dico lo sapevo è banale? Naaaaa! E lo sapevo che il colore avrebbe fatto presenza nelle tue tagliatelle, e lo sapevo che sei miticamente brava a far qualsiasi cosa, misurando o no!
    Trovo che queste tagliatelle siano magiche e autentiche, del cuore, come questa vostra amicizia.
    Un beso enorme!

    RispondiElimina
  21. meraviglioso racconto, non è facile trovare un'anima gemella, sei stata davvero fortunata... resterei incantata anche io a vedere la tua amica tirare la pasta! ... l'alunna però mi sembra che abbia fatto il suo lavoro! ;)
    Stupende tagliatelle dal colore irresistibile, per non parlare della crema di pistacchi!

    RispondiElimina
  22. Caspita che scatto, che colori e che....bontà!! Grazie Cinzia, bellissimo piatto sotto ogni punto di vista!
    Dani

    RispondiElimina
  23. Carissima amica mia,
    proprio la nostra sintonia mi ha fatto aprire con ansia la tua pagina web questa mattina sapendo che ci sarebbe stato qualcosa per me......me lo sentivo
    Sei fantastica e mi hai fatto pure ....... piangere
    Il tuo racconto mi ha fatto volare con la mente a quella sera che ogni tanto ritorna nei nostri racconti
    Sono fortunata ad aver conosciuto un'amica come te, del resto penso che certe persone non si incontrino per caso ....
    E che voto ti dovrei dare? Hai fatto delle tagliatelle meravigliose
    Io non avrei sicuramente fatto di meglio,
    Anzi devo proprio dire che sono orgogliosissima della mia amica Cinzia,
    Fai dei piatti incredibilmente belli e delle foto così ben fatte che sembra sempre di avere il piatto pronto per essere gustato
    Tanti complimenti anche alle tue amiche dei vari blog, guardandovi spesso mi rendo conto di essere...... "indietro"
    Comunque, tornando al voto, per la cucina sicuramente 10 e lode
    Ma per la tua amicizia .......10000000000........ e lode
    Un bacio ed un abbraccio Cinzia

    RispondiElimina
  24. Cinzia questo post è veramente bellissimo, uno dei migliori da quando ti seguo. Bella la storia di queste tagliatelle, di questa amicizia, di come la racconti e magnifiche le foto!
    Un saluto

    RispondiElimina
  25. Che bella sfoglia! complimenti davvero, e che bella didica, mi fa venire in mente l'amicizia che mi lega alla più cara amica che ho...legate da tante passioni e soprattutto dalla cucina ^-^ a presto!

    RispondiElimina
  26. Cinzia, che bello avere amiche così :-)
    Io invece ho deciso di mettere solo il succo :-D baci baci

    RispondiElimina
  27. strepitose, ciao cinzia del mio cuore come stai? bellissimo post e bellissima ricetta un bacione

    RispondiElimina
  28. bellissime parole,ottima ricetta,che dire sei bravissima e una bella persona:)

    RispondiElimina
  29. Be, penso che il voto di Cinzia sia il massimo per te, ti invidio un'amicizia così speciale...
    complimenti per le tagliatelle, ma la cosa che mi ha colpito di più è il marsala nel sugo di robiola mooooolto particolare!!!! un bacione!

    RispondiElimina
  30. Questo post è meraviglioso, proprio come le tue tagliatelle, proprio come l'amicizia vera che a volte nasce in modo imprevedibile e rimane tale per sempre!!!Un bacio tesoro!

    RispondiElimina
  31. Ma che belle le tue ricette, ultimamente sono così colorate...questi piatti mettono allegria solo a guardarli! Epoi devono essere dleiziosi...queste tagliatelle ti sono venute perfette!!!!!

    RispondiElimina
  32. Cara Cinzia, tagliatelle perfette e invitanti!!! Per quanto mi riguarda, il DNA mi ha smentito: figlia di emiliana che tirava la pasta a mano, quando ho provato a farla è venuta più spessa di una cicca americana. Ci sono rimasta talmente male che non ci ho più riprovato.

    RispondiElimina
  33. Sempre all'altezza della situazione, che donna! sarà il DNA... un abbraccio!

    RispondiElimina
  34. Ha un colore meraviglioso. Non l'ho mai mangiata la "pasta rossa". Hai fatto un post davvero molto bello, le foto della sfoglia...bravissima.

    RispondiElimina
  35. che bella amicizia... e che voto si potrebbe mai dare a queste tagliatelle se non 30 e lode?
    è proprio vero che chi trova un amico/a trova un tesoro!!

    RispondiElimina
  36. I tuoi piatti hanno sempre quel tocco in più. Bravissima!

    RispondiElimina
  37. adoro le tagliatelle, e queste sono veramente straordinarie!
    Buon week end

    RispondiElimina
  38. Mi hai emozionato con questo racconto... che bello avere una vera amicizia come la vostra.... E che tagliatelle meravigliose, la rapa rossa a donato loro uno splendido colore e il condimento le rende speciali! Un bacione mia cara!

    RispondiElimina
  39. ....questo post e' speciale. Non solo per l'originalita' della ricetta, ma per il concetto di amicizia che evoca... L'ho letto tutto d'un fiato!
    a presto
    P.S.grazie per il consiglio sulla cottura della torta, provero' e ti faro' sapere..

    RispondiElimina
  40. Meravigliose queste tagliatelle!!!! Complimenti perché anche il post é molto carino...
    Ti seguirò sicuramente :)

    RispondiElimina
  41. Ieri anche io ho fatto pasta fresca, ma fettuccine al cacao, questa tua versione con le barbabietole mi sembra fanastica!! è bello avere dei bei ricordi legati alle cose che si cucinano! :D

    RispondiElimina
  42. La pasta con le barbabietole mi è sempre piaciuta, ero rimasta agli gnocchi, ma anche queste tagliatelle mi piacerebbe proprio assaggiarle!
    buon we
    loredana

    RispondiElimina
  43. che delizia queste tagliatelle! :) sono davvero originali! ;) a presto! :)

    RispondiElimina
  44. Strepitose...nel colore...le foto esprimono molto bene l'ottima consistenza della pasta...Brava !!! Ciao Ciao Carolina

    RispondiElimina
  45. bellissime queste tagliatelle che mi ero persa!! Mi piace il colore e l'abbinamento del condimento...e poi è bellissimo trovare un'amica gemella come hai tu...un abbraccio

    RispondiElimina
  46. E' il DNA che ti ha fatto tirare fuori questa meraviglia? Allora mi sento giustificata... ^_^

    RispondiElimina

© ESSENZA IN CUCINA

This site uses cookies from Google to deliver its services - Click here for information.

Professional Blog Designs by pipdig