Sweet moments and Appetizer...

SWEET MOMENTS... Bicchierini al cioccolato bianco e ciliegia
Appetizer al pesto

... e il frigorifero da svuotare prima di partire per le vacanze.
Qualche confezione da finire, un po' di fantasia, dosi ricostruite a occhio, 'ché dopo quindici giorni di vacanza con la spina completamente staccata, non ricordo nemmeno dove le ho scritte!
Alle foto ci ha pensato la card, nel cui posto a riporre ho per forturna ritrovato (si, davvero, l'unico neurone che ancora funzionava allora, oggi riemerge con fatica), dunque ecco il risultato: un post "di dubbia utilità" per chi ha bisogno di ricette precise, ma per chi si accontenta di una "traccia" da elaborare in libertà, devo dire che i risultati sono stati apprezzati.

Sweet moments


Dosi per circa 9 bicchierini da 4 x 4 x 4 cm.
200 gr. panna fresca
100 gr. cioccolato bianco
2 fogli di gelatina da circa 4 o 5 gr.

per la finitura
marmellata, circa 100 gr.
1 foglio di gelatina da circa 4 o 5 gr.


In un pentolino ho sciolto il cioccolato bianco con la panna a fuoco debolissimo, solo per il tempo necessario a veder sparire il cioccolato. Ho poi sciolto in questa ganache i due fogli di gelatina, che vanno precedentemente ammollati in acqua fredda per una mezzora e poi strizzati.
Versare la ganache nei bicchierini monoporzione e porre in frigo per qualche ora.

La finitura pare più complicata di quel che è: io avevo una fantastica marmellata di ciliegie pugliesi, dono della mia vicina e fatta in casa, che si presentava poco addensata. L'ho passata al colino cinese, privandola dei frutti, poi ovviamente divorati dai miei due bulldozer, ed ottenendo una certa quantità di sciroppo, in tutto era pari ad una tazza da caffè abbondante. L'ho appena riscaldato, quindi vi ho sciolto il foglio di gelatina ammollato e strizzato. Una volta raffreddato l'ho versato sulla superficie ormai solida della ganache di cioccolato bianco.
In alternativa penso si possa prendere della marmellata senza pezzi di frutta e diluirla con poca acqua, aggiungendo poi sempre il foglio di gelatina.
Ci stava bene una nota croccante, nonché una punta di contrasto all'insieme molto dolce, ad esempio una granella di amaretti, che però non avevo... chi vorrà trarre ispirazione ne tenga conto, valgono la pena e possono essere preparati con un certo anticipo, per un fine cena veramente d'effetto!


Appetizer al pesto

dosi per circa 9 bicchierini diam. 3cm. x h. 4
40 gr. fette biscottate (o grissini, o cracker)
20 gr. burro
200 gr. ricotta (o anche del Philadelphia)
30 gr. parmigiano grattugiato
pesto a piacere (io due o tre cucchiai, credo)

Passare le fette biscottate grossolamente al mixer o, molto meglio, chiuderle in un sacchetto di plastica e passarle col mattarello riducendole in briciole fini. Sciogliere il burro dolcemente ed amargamarvi le briciole  ottenendo un composto che, a cucchiai, va inserito sul fondo dei bicchierini monodose e pressato bene. Io ho usato uno degli stessi bicchierini vuoto per premere bene, un lavoretto perfetto.
In una ciotola, amalgamare la ricotta con il parmigiano ed il pesto, fino ad avere una crema abbastanza liscia, che andrà sovrapposta al fondo già predisposto.
Per questo lavoro ho usato la mia nuova sacca con buste usa-e-getta -molto comoda, prima usavo dei sacchetti piccoli per il congelamento, ma finalmente ho trovato queste!-.  La bocchetta a stella grande è quella più bella.
Infine ho decorato con foglioline di basilico e posto in frigo a raffreddare. Anche questa preparazione è molto d'effetto per una cena e si può fare con un certo anticipo.

La Crostata mandorlata e il limone


L'aria di vacanze che gira in questi giorni mi tiene il cervello a bassa velocità. Siamo in ferie ma non ancora partiti, mi guardo intorno per casa vedendo un sacco di cose da fare, ma la mente non comanda alcuna iniziativa alle mani.
Pazienza, passerà.
Nel frattempo, con grande grandissimo impegno, mi sono disciplinata a "inventare" una crostata per partecipare al contest di Molino Chiavazza.
Le crostate mi piacciono da sempre, in particolare quelle con le creme. Da quando ho scoperto il lemon curd, non vedevo l'ora di provare questo abbinamento che anche in altri piatti trovo sempre ottimo: mandorla e limone.
La procedura della frolla è molto semplice, come ho già detto altre volte, la faccio col mixer ed ho sperimentato il sistema delle briciole. Lascio alle foto il compito di spiegare meglio di tante parole.


Crostata mandorlata al lemon curd



Lemon curd
lo trovate QUI


Frolla
100 gr. farina di mandorle
(io mandorle pelate passate al bimby vel. turbo)
200 gr. farina 00
80 gr. maizena
130 gr. zucchero
100 gr. burro
1 uovo e 1 tuorlo
una manciata di mandorle a lamelle

Preparate il Lemon curd e lasciatelo intiepidire

Nel mixer porre tutti gli ingredienti per la frolla ed ottenere un composto bricioloso. Disporne 2/3 nella teglia

Premere le briciole con le mani o con l'aiuto del fondo di un bicchiere, tenendo i bordi appena rialzati. Distribuire la crema
Sopra la crema, distribuire le restanti briciole e le mandorle a lamelle

Cuocere in forno ventilato a 200 gr. per 25 min. circa, senza superare il colore appnea dorato sulla superficie.

Questa ricetta è tra le trenta vincitrici del contest
Molino Chiavazza per le Crostate e crostatine



Torta alle pere.. e un pensiero


La ricetta di questa torta è un classico, che più classico non si può, ma perché non pubblicarla, insieme al pensiero che me l'ha riportata al cuore?
Si tratta di un ricordo molto lontano, che mi torna in mente insieme a queste deliziose pere della qualità coscia, che sono sempre rimaste lontane dai banchi della frutta, forse solo perché, data la loro piccola dimensione hanno una bassa resa alla raccolta. Scelte produttive e commerciali che non condivido e che di certo ci hanno privato per tutto questo tempo del piacere di gustare un frutto dolce e morbido, che pare burro, delizioso...
Ritorno a quando, da bambina, frequentavo la casa dei miei nonni paterni. Avevano un piccolo orto -ormai solo l'ombra di quello antico, molto più ampio e che dava raccolti per due famiglie- dove tenevano anche alcune piante da frutto, tra cui un albero di pere coscia.
Un giorno il nonno mi mostrò una bottiglia con della grappa -ovviamente fatta in casa- dentro cui "nuotava" una piccola pera, ancora un poco verdognola. Di fronte alla mia faccia meravigliata, mi fece il classico indovinello, che solo a una bimba di cinque anni si poteva fare: "Dimmi un po' come ho fatto a metterla in bottiglia?"
Dopo le mie ingenue congetture, ecco che mi mostra, sull'albero una bottiglia legata ad un ramo con dello spago, dentro cui un semplice fiore era andato a maturare il suo frutto...  cosa resa possibile proprio dalla piccola dimensione delle pere coscia.
Non le avevo mai trovate in vendita, ma quando le ho viste un  paio d'anni fa, non ho potuto mancare un pensiero affettuoso al nonno Gioacchino, classe 1908, alle sue gerle, che realizzava con gli steli di salice ed alle sue magiche bottiglie con la grappa e la pera, o anche l'albicocca...
Questa torta è dedicata a lui.


Torta alle pere

300 gr. farina 00
150 gr. zucchero
100 gr. burro sciolto, freddo
100 ml. latte
3 uova
1 bustina lievito
5 pere coscia 
(oppure 3 pere di altra qualità - dimensione media)

Con le fruste elettriche ho sbattuto il burro e lo zucchero, poi ho aggiunto le uova, la farina ed il latte, per ultimo il lievito.
Ho pelato e tagliato a fettine le pere, le ho un poco infarinate e le ho disposte nella tortiera imburrata ed infarinata, dove avevo già fatto un primo strato con l'impasto. Ho quindi chiuso con il resto dell'impasto e messo a cuocere per 35 min. a 160° ventilato. Vale la prova stecchino.
Una bella passata di zucchero a velo la renderà anche elegante, oltre che buonissima.





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